SPIEGARE LA RESISTENZA


.."No, non dite di essere scoraggiati, di non volere più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere." (Giacomo Ulivi - partigiano da Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza)


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mercoledì 6 luglio 2011

I RAGAZZI E IL PARTIGIANO

(visita a Via Tasso)


"Spero di aver dato qualcosa a tante giovani coscienze, 'ho ripetuto alla manifesta-zione conclusiva del Progetto "Racconti di Memorta*, alle tante classi dellie scuole. Certamente, ho ricevuto molto. Vorrei spiegare perché. In primo luogo,vare tanto interesse eà, voglia di nuovoe conoscenze da parte dei ragazzi è motivo di. Perché si tratta di buoni segnali di speranza, in un mondo di adulti dovè la speranza è scarsaabbondante la delusione.cercato di trasmetterestudenti motivi ideali,etiche, ragioni discelta che ci avevanoa prendere parte alla, soprattutto perliil nostro Paese dalla crudele occupazione nazista, sostenuta dalledel risorto fascismoha voluto chiamarsi Repubblica sociale italiana. Hoosservato che malgrado la novità degli interrogativi rispetto a quelli cheposto i ragazzimia epoca giovanile,di comune lega laù di oggi a quella di allora : il desiderio di impegnarsi per cause nobili, la dispoibilità a spendersi nella solidarietà, la ricerca diautentici. Ho cercatocon parole semplici di far ragionare gli studenti su quanto sia stata importante la conquista di quella libertà in coggi i ragazzi possonoe come sia necessario, sempre. Anche,esempio, conoscendo esul valore dellaCostituzione per latanti giovani partigiani persero la vita. Sono grato al Municipio XV che promuovendo "Racconti di memoria" permette questa co-noscenza dei fatti. Il loro approfondimento, lo studio nonò che nascere da una coscienza critica, dalla ragionedalla conoscenza, incentivate dal lavoro degli inse-gnanti".

( Primo de Lazzari) - Contributo su www.arvalia.net giugno 2005

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